Marigliano
Palazzo ducale
Le origini e i signori del castello
La prima notizia certa riguardante il castello di Marigliano è riportata dal Di Meo, il quale afferma che la sua costruzione risale al 1134 ad opera di Roberto di Medania. Altre fonti in cui viene menzionata la presenza di un sito di incastellamento sul territorio di Marigliano sono il Cronicon di Falcone Beneventano e il Catalogus Baronum.
Nel 1200 fu signore di Marigliano Ruggero de Anguillone che, morto senza eredi, lasciò il castello alla figlia Adelizia, sposa di Nicola Griffo, il quale fu costretto, a causa dei debiti, a vendere il feudo ad Antonio Alapa da cui passò a Giacomo d’Alessandro. Nel 1239 il possesso del castello passò a Tommaso I d’Aquino, conte di Acerra; entrando poi a far parte, all’incirca nella metà del secolo, del Regio Demanio. Nel 1284 il feudo di Marigliano e il castello, confiscati in precedenza a Tommaso II, furono restituiti ad Adenolfo d’Aquino. Dieci anni dopo, nel 1294, il feudo e la contea di Acerra vennero concessi da Carlo II d’Angiò al figlio Filippo, principe di Taranto. Nel 1320 Marigliano fece parte della dote di Margherita, moglie di Filippo d’Angiò, e durante la guerra tra Angioini e Durazzeschi il castello, molto probabilmente, venne distrutto dagli Ungheri del re Luigi che assediò la zona in cerca di vendetta per la morte del fratello Andrea. Agli inizi del XV secolo, il castello venne concesso dal re Ladislao di Durazzo ad Annecchino Mormile che, nel 1421 essendosi ribellato alla regina Giovanna II, vide sottrarselo dalla truppe di Braccio da Montone al soldo della sovrana. Cacciato il ribelle Mormile, il castello fu concesso a Giovanni Antonio del Balzo Orsini. Nel 1479 il feudo fu acquistato da Alberico Carafa, che ottenne anche il titolo di conte. Questi iniziò la ristrutturazione del castello e di alcuni tra i più importanti monumenti della città. Nel 1512 era conte di Marigliano G. Francesco Carafa. Durante la discesa in Italia di Carlo V, il castello di Marigliano divenne il fulcro di molte operazioni militari e subì numerosi saccheggi venendo anche distrutto in più parti distrutto. Successivamente, nel 1532, con il ritorno della pace nel regno di Napoli, il castello passò per le mani di diversi proprietari. L’edificio fu prima proprietà di Ferrante Gonzaga, principe di Molfetta, per poi essere acquistato insieme al feudo per 50050 ducati da Geronimo Montenegro, nel 1574.
La famiglia Mastrilli e le trasformazioni del castello
Nel 1638 Cesare Zattera vendette per 136800 ducati il feudo di Marigliano con il castello a Giulio Mastrilli, il quale divenne duca di Marigliano nel 1644. Tre anni dopo, tuttavia, il duca fu costretto ad abbandonare il castello a causa dei tumulti
seguiti alla rivolta di Masaniello e non vi poté tornare fino a che il duca d’Andria ed Ettore Carafa riuscirono ad avere ragione degli insorti. Durante il lungo periodo del dominio della famiglia Mastrilli il castello venne ristrutturato e modificato più volte. Il duca Giovanni Mastrilli, nel 1728, aggiunse altri appartamenti al corpo di fabbrica principale, curando anche la costruzione delle logge che lo circondano da tre lati. Dove vi era l’originaria copertura, realizzò, inoltre, un piano ulteriore, adibendolo a zona abitativa. Nel 1751 il duca Mario eseguì altri lavori di restauro e di ampliamento, aggiungendo ai due est e ovest del castello delle gallerie e un boschetto, ricco di fiori e piante e cinto da un muro, al cui interno pose statue e giochi d’acqua.
